Modulo 3: Materiale formativo (settore sanitario)

Video
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=Mvxem3WwQaY&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=LIQxc_yTq4Y&t=21s

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=fWken5DsJcw

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.

Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=UsT_EZ-N2jk

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=fv4_B_4UiTc

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=XtQAXsesJ24&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=-SS1XzO_Rqc&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=MRUagMrEsu0&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.

Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=6FZ6teMIZNs&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.

Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=MrJQhlDbIAc&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=NezVLALmw0U&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=D6TIlcm81SY&list=PLaS4Etq3IFrWgqgcKstcBwNiP_j8ZoBYK

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.

Se non visualizzi il video qui, per favore utilizza un altro browser o clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=NCQ72FUBiCk

Prima di far partire il video attivare i sottotitoli cliccando sull’immagine ad essi relativa; poi andare su impostazioni (immagine dell’ingranaggio) e cliccare su “sottotitoli”. In seguito selezionare “traduzione automatica” ed infine scegliere “italiano”.  A questo punto far partire il video e compariranno i sottotitoli in italiano.
Gioco di Ruolo
Odontoiatria – Cosa fareste?

Per i formatori:

-Ogni partecipante deve assumere il ruolo assegnatogli: Ethan (bambino di 5 anni, la vittima), la signora Becker (la madre) e il dottor Sedef (il dentista).

– I partecipanti devono “rimanere” nel personaggio e rispondere in base alla prospettiva del ruolo assegnato.

– Il gioco di ruolo deve progredire in modo organico, con i partecipanti che si impegnano in conversazioni e interazioni basate sull’ambientazione e sulla scena fornita.

Cosa devono imparare i partecipanti in questo gioco di ruolo:

  • -I partecipanti devono comprendere le dinamiche della violenza domestica a seconda del ruolo e del gruppo di appartenenza.
  • I partecipanti devono esercitare la capacità di provare empatia e la capacità di assumere il punto di vista dei dentisti.

Ruoli:

1. Vittima di violenza domestica: Ethan

2. Madre: Signora Becker

3. Dentista: Dr. Sedef

Ambientazione:

Un bambino di 5 anni, accompagnato dalla madre, si reca nel vostro studio dentistico per un dolore ai denti.

Scenario:

Il dottor Sedef chiama Ethan e la signora Becker nello studio. Il dottor Sedef, il dentista, li saluta e chiede a Ethan di sedersi.

Dr. Sedef: (sorridendo) Salve Ethan, signora Becker. Come posso aiutarla oggi?

Signora. Becker: Ethan si lamenta del dolore ai denti e di recente ho notato uno scolorimento. Non siamo sicuri di cosa stia succedendo.

Dr. Sedef: Va bene, Ethan, diamo un’occhiata. (esamina i denti di Ethan) Puoi dirmi dove ti fa male?

Ethan: (indica i denti anteriori) Qui.

Dr. Sedef: Grazie, Ethan. Da quanto tempo ti fa male? I tuoi denti sono sensibili a cibi o bevande fredde, calde o dolci? (esamina accuratamente)

Ethan: Ethan: (sentendosi a disagio, non sa cosa rispondere, guarda sua madre)

Signora Becker: (risponde immediatamente) No, non ne ha mai parlato. Mi ha parlato di questo dolore qualche settimana fa.

Dr. Sedef: Signora Becker, ho trovato della carie sui denti anteriori di Ethan. È importante affrontare questo problema. Può dirmi qualcosa di più sulla sua dieta? Beve molte bibite o tè dolci?

Signora Becker: Sì, gli piace molto il tè freddo dolce. Beve soprattutto questo. Spesso ha molta sete e quindi beve spesso il tè. Per quanto riguarda la sua dieta, non sono in grado di cucinare cibo fresco ogni giorno a causa del mio elevato carico di lavoro, quindi mangiamo molti pasti facili e cibi pronti. Ethan ama molto anche il gelato e i dolci.

Dr. Sedef: Capisco. Bere bevande dolci e mangiare cibi molto zuccherati può portare alla formazione di placca sui denti. La placca contiene molti batteri che possono causare la formazione di buchi nei denti. Anche se non è l’unico parametro, un’adeguata igiene dentale può aiutare a prevenire la carie. Può condividere la sua routine di spazzolamento dei denti?

Signora Becker: Sinceramente non lo so. Dovrebbe lavarsi i denti da solo; io sono sempre occupata.

Dr. Sedef: Non è raro, signora Becker. All’età di Ethan, stanno ancora imparando. L’igiene dentale è fondamentale. Lasciate che vi mostri alcune tecniche per rendergliela più facile.

Dr. Sedef: (spiega le tecniche) Vede, è fondamentale partecipare attivamente alla sua igiene orale. Possiamo migliorare questo aspetto insieme. Ora, Ethan ha bisogno di alcune otturazioni (spiega la procedura). Fisseremo una visita di controllo per garantire il miglioramento dell’igiene dentale. Nella visita di controllo parleremo anche di come si potrebbe cercare di migliorare la dieta per prevenire lesioni future. Signora Becker, lavoriamo insieme su questo problema.

Mrs. Becker: (annuisce esitante) Va bene, facciamolo.

Dopo la prima otturazione eseguita dal Dr. Sedef, la signora Becker e Ethan lasciano lo studio dentistico senza fissare un nuovo appuntamento.

Casi Studio
Caso studio: Svelare la violenza domestica nella pratica medica

Il signor Thompson, vedovo di 80 anni, si rivolge al medico per ansia e depressione.

Dottor Miller: Buongiorno, signor Thompson. Come si sente oggi?

Signor Thompson: Oh, sa, solo i soliti acciacchi che vengono con l’età. Niente di cui preoccuparsi.

Dr. Miller: Capisco. Io sono qui per aiutarla a risolvere qualsiasi problema. Ha qualcosa in mente di cui vorrebbe parlare?

Signor Thompson: Beh, dottore, non si tratta solo di cose fisiche. Ultimamente mi sento giù e stanco.

Dr. Miller: Apprezzo la sua apertura, signor Thompson. Parliamo di tutto ciò che le passa per la testa. Oltre al disagio fisico, ci sono stati cambiamenti nella sua vita o nelle sue relazioni che potrebbero influire sul suo benessere?

Signor Thompson: (esitante) Non… non è facile parlarne. Ma si tratta di Jessica, la mia badante. Le cose non vanno bene.

Dr. Miller: Ci vuole coraggio per parlare di situazioni difficili. Può dirmi qualcosa di più su ciò che sta accadendo?

Mr. Thompson: Si arrabbia spesso, e ci sono parole offensive. Mi sembra di camminare sulle uova, sa?

Dr. Miller: Mi dispiace sentire questo, signor Thompson. Sembra una sfida. Può dirmi qualcosa di più su come la sta influenzando?

Signor Thompson: (guardingo) Influisce sul mio sonno, sul mio umore. Mi sento intrappolato in casa mia.

Dr Miller: Grazie per avermi fatto queste confidenze.

Signor Thompson: Voglio solo che smetta, dottore. Si sta ripercuotendo sulla mia salute, sia fisica, che mentale.

Dr. Miller: La capisco e sono qui per aiutarla. Possiamo lavorare insieme per risolvere questi problemi. Se si sente a suo agio, potremmo dover coinvolgere altre persone per sostenerla.

Signor Thompson: Grazie, dottore. Io… Non sapevo se dovevo dire qualcosa. È stata dura. Non sapevo a chi altro rivolgermi.

Dr. Miller: Non è solo, signor Thompson. Prenderemo provvedimenti per garantire la sua sicurezza e il suo benessere, coinvolgendo le persone giuste per sostenerla in questa difficile situazione.

Caso studio: Riconoscere la violenza domestica di una donna transgender in uno studio medico

Di seguito è riportato un esempio di interazione positiva tra vittima e il personale sanitario. La scena presentata è quella di Claire, una donna transgender, e Danielle, un’addetta alla reception.

Danielle: Buon pomeriggio. Come posso aiutarla?

Claire: Salve. Ho un appuntamento con la dottoressa Brown alle 14.30.

Danielle: Il suo nome, per favore?

Claire: Claire Brooks.

Danielle: Mi dispiace, ma non risulta nell’elenco. Il suo appuntamento potrebbe essere sotto un altro nome?

Claire: Oh sì. Ho cambiato il mio nome di recente da Lawrence a Claire.

Danielle: Ok, vedo che l’appuntamento è con Lawrence Brooks. Mi dispiace per l’errore. Aggiornerò subito il nostro sistema di registrazione con il suo nome corretto.

Per essere sicuri che stiamo usando i dati giusti, potrebbe dirmi quale è la sua data di nascita?

Claire: 12 novembre 1987.

Danielle: Ottimo. E ha cambiato il nome sulla sua assicurazione?

Claire: No, non l’ho fatto.

Danielle: Ok, grazie. Per sua informazione, non posso cambiarle il nome sull’assicurazione. Tuttavia, qui abbiamo una Case Manager che aiuta le persone con esigenze assicurative e legali. Vuole che la metta in contatto con lei?

Claire: Oh sì, sarebbe fantastico. Grazie.

Danielle: Certo.

Caso studio: Rivelazione della violenza domestica nella pratica medica

Una paziente di 19 anni si reca nello studio del medico di medicina generale per un consulto.

Medico: “Buongiorno, cosa posso fare per lei oggi?”.

Paziente: “Mi sento totalmente oberata di lavoro in questo momento e volevo chiederle se può mettermi in malattia per due settimane?”.

Medico: “C’è un motivo particolare per cui si sente così e le è già successo in passato?”.

Paziente: “Non sono mai stata in malattia per sovraccarico di lavoro. Ma di recente mi sono trasferita da casa dei miei genitori in un appartamento tutto mio. In questo momento tutto è troppo per me”.

Medico: “Certo, posso metterla in malattia, ma se si sente così sopraffatta dalla sua situazione, sarei felice di offrirle ulteriore sostegno. Forse vuole parlarne con me?”.

Paziente: “Mmm… in realtà mi sento molto a disagio a parlarne. In passato ci sono stati dei problemi con mia madre. È una maniaca del controllo e controllava costantemente il mio cellulare. Litigavamo ogni volta che volevo incontrare i miei amici o la famiglia. Di conseguenza, mi sono sempre più isolata e l’unica compagnia, quando uscivo di casa, erano i miei genitori. Mia madre leggeva i messaggi dei miei amici prima ancora che io potessi leggerli. Mi sentivo molto male, per questo ho deciso di trasferirmi. Ma non so se è stata la decisione giusta”.

Medico: “Se sua madre la controllava e la maltrattava così tanto, perché pensa che trasferirsi sia stato un errore?”.

Paziente: “Nel periodo in cui ho vissuto nel mio appartamento, mia madre ha continuato a chiamarmi e a mandarmi messaggi. Mi sento sotto pressione perché lei dice che non può vivere senza di me e che si farà del male se non torno. Vedo sempre la sua macchina nel parcheggio: mentre faccio la spesa, mentre sono al lavoro o mentre incontro i miei amici. Ho sempre la sensazione che lei sia nei paraggi. Può essere una coincidenza? L’ho già incontrata molte volte perché mi dispiaceva tanto per lei e avevo paura che si facesse davvero del male”.

Caso Studio: Riconoscere e gestire un caso di sospetta violenza domestica

Robin è arrivata al Pronto Soccorso con una sospetta frattura del braccio, costole incrinate ed ematomi intorno al collo.

Robin ha visto l’infermiere del triage. Ha detto all’infermiere che le sue ferite sono il risultato di una caduta dalle scale del suo appartamento. Ma a causa degli ematomi intorno al collo, il dottor Andersson teme che Robin possa essere vittima di violenza domestica.

Robin: Mi sento una stupida! Non so cosa sia successo, sono solo inciampata in cima alle scale. Cercherò di stare più attenta in futuro. Ci vorrà molto tempo per guarire?

Dottor Andersson: Gli incidenti capitano, Robin. Concentriamoci sul suo miglioramento. Ho notato che di recente è stata qui un po’ di volte. C’è un motivo particolare?

Robin: Credo di essere molto maldestra. Continuo a cadere, sa?

Dr. Andersson: Ma il livido intorno al collo è una lesione molto insolita da riportare in seguito a una caduta. È molto più probabile che sia stato causato da una pressione, magari dalle mani di qualcuno…? Va tutto bene a casa?

Robin: Non so cosa stia insinuando, ma va tutto bene. Per favore, può sistemare il mio braccio e lasciarmi andare a casa?

Dottor Andersson: Voglio assicurarmi che lei riceva le cure giuste. Nonostante quello che dice, sono preoccupato per le sue ferite. Mi può dire qualcosa di più su ciò che sta succedendo a casa?

(Robin rimane in silenzio)

Dottor Andersson: Sono qui per aiutarla, Robin. Se c’è qualcosa che non si sente di condividere, non c’è problema. Ma è fondamentale, per il suo benessere, capire il quadro completo. Ora, per quanto riguarda le ferite, cerchiamo di capire quale sia la migliore cura per la sua guarigione.

Robin: (inizia a piangere) Sa, un paio di mesi fa si è trasferito un nuovo coinquilino. All’inizio si trattava solo di scherzi, pugni divertenti e tutto il resto. Ma poi è peggiorato e mi faceva del male. Quando è stressato dall’università, si sfoga con me. Credo di essere depressa. Non riesco a parlare con nessuno, ho paura e mi sento impotente.

Il dottor Andersson (fa una pausa e lascia a Robin il tempo di farlo):

So che è difficile parlarne. Apprezzo che l’abbia condiviso, Robin. Non è facile. Non deve affrontare tutto questo da sola. Non va bene che il suo coinquilino le faccia del male e che lei abbia paura di lui. È fondamentale affrontare sia i danni fisici che il benessere emotivo. Sono molto preoccupato per la sua sicurezza e vorrei che parlasse con un Centro Anti Violenzao con una ONG specializzata.

Caso adattato da General Medical Council 2023

Caso studio: Riconoscere i “segnali di allarme” e modalità di comunicazione in un caso di sospetto di violenza nello studio dentistico

La signora Miller si presenta come nuova paziente presso uno studio dentistico. Lamenta un persistente mal di denti alla mascella superiore. Il dentista nota subito il comportamento ansioso e timido della paziente. Sebbene la paziente abbia già compilato un modulo di anamnesi in sala d’attesa, il dentista si prende un momento per conoscerla meglio.

Dentista: “Si è trasferita da poco a K., signora Miller?”. 

Signora Miller: “No, io e mio marito viviamo qui da sette anni. Non ho ancora avuto problemi con i denti. Ma ora il mal di denti mi sta facendo passare notti insonni tanto da essere insopportabile”.

Dentista: “Va bene, allora darò un’occhiata più da vicino”. All’inizio della visita, il dentista riconosce una piccola petecchia intorno agli occhi della paziente.

Quando prova a guardare la bocca della signora Miller con lo specchio, la paziente si ritrae immediatamente. “Sto facendo molta attenzione”, dice alla paziente. “Sto solo cercando di avere una visione d’insieme per capire da dove potrebbe provenire il dolore”.

La signora Miller annuisce, ma il suo corpo non si rilassa. La postura contratta rimane. Quando la signora Miller si spaventa durante la visita, la sua sciarpa scivola e il dentista vede diversi ematomi viola scuro e già sbiaditi sul collo. Il dentista se ne accorge e non ci pensa due volte.

Poiché durante la visita il dentista non riesce ad identificare una chiara causa del mal di denti, ordina una radiografia. “È davvero necessario?”, chiede la signora Miller. “Sì, assolutamente”, risponde il dentista. “Questa è la sua prima visita oggi. Vorrei avere una visione d’insieme. Le radici e le eventuali infiammazioni in questa sede possono essere diagnosticate solo con una radiografia. Per questo vorrei fare un’immagine d’insieme (OPT:ortopantomografia/PSA) per studiare tutti i denti, le ossa  mascellari ed entrambe le articolazioni temporo-mandibolari. Inoltre, con la sola visita non si identifica chiaramente da dove proviene esattamente il dolore, in particolare da quale dente. Purtroppo non posso aiutarla senza avere maggiori informazioni. Una radiografia non è affatto dolorosa. La macchina gira intorno a lei una sola volta!”.

Quando il dentista vede la radiografia, rimane sconvolto. Riconosce nella radiografia una frattura della mascella inferiore. Si chiede perché la signora Miller non sia venuta prima. Deve essere stato un dolore infernale. Quando la signora Miller torna alla sua poltrona, il dentista menziona la frattura della mascella.

Dentista: “Dalla radiografia vedo una frattura recente della mascella inferiore, che potrebbe essere responsabile del dolore. Si ricorda come si è verificato questo infortunio?”.

La signora Miller risponde: “Oh, è stato molto tempo fa. Non riesco più a ricordarlo”.

Dentista: “A casa va tutto bene? Queste lesioni si verificano spesso quando qualcuno è stato aggredito da qualcuno. Era questo il suo caso? Ho visto anche diversi ematomi sul collo”.

Gli occhi della signora Miller si riempiono di lacrime, ma non risponde alle domande. Il dentista la rispetta e non vuole farle pressione.

Alla fine del trattamento, tuttavia, il dentista le consegna una sorta di biglietto da visita con i numeri nascosti dei rifugi per donne e delle linee telefoniche dirette dei centri-antiviolenza e le spiega che può recarsi lì se qualcosa a casa la spaventa o se non si sente più al sicuro. La paziente è inoltre invitata a mettersi in contatto con lui in caso di necessità e le dice che a nessuno è permesso fare del male o spaventare un’altra persona.

Il dentista raccomanda alla paziente di tornare per continuare il trattamento e annota il tutto nella cartella clinica. Si ripromette di parlare di nuovo con la signora Miller della situazione a casa.

Valutazione delle conoscenze – Quiz